89 – Mezzi, fini e modelli di sviluppo: Dove va il Commercio Equo e Solidale?

Dalla fine degli anni ’90, in Italia, il Commercio Equo e Solidale ha visto la sua popolarità e riconoscibilità crescere esponenzialmente.

Il fenomeno si è manifestato attraverso elevati tassi di crescita di organizzazioni di importazione e distribuzione, l’elevato numero di nuove aperture di botteghe del mondo sul territorio nazionale e il crescente numero di organizzazioni licenziatarie del marchio di certificazione dei prodotti, nonché attraverso un sempre maggior numero di cittadini-consumatori coinvolti attraverso le proprie scelte di consumo nel supporto al Commercio Equo e Solidale.

Il movimento italiano, nato all’inizio degli anni ’80 in un garage altoatesino sulla scorta delle più mature esperienze sviluppatesi nell’Europa centrale e settentrionale, diventa 30 anni dopo una delle realtà più vitali e vivaci nel mondo con 11 organizzazioni di importazione che sviluppano complessivamente un turnover di oltre 70 milioni di euro e circa 600 botteghe del mondo con 29.000 soci e 5.000 volontari

 

KEYWORDS: Commercio Equo e Solidale, Risoluzione del Parlamento, sviluppo sostenibile