Dalla negoziazione alla convergenza. Linee guida per un uso intelligente della finanza nell’impresa sociale

Collana “I Quaderni dell’Economia Civile” n.7 di Francesco Abbà (CGM Finance), Paolo Venturi (AICCON) e Flaviano Zandonai (Gruppo Cooperativo CGM).

Introduzione

Negli ultimi anni la finanza ha assunto una crescente centralità nel dibattito sull’impresa sociale, risultando spesso un argomento divisivo.

Da una parte coloro che riconoscono in questa risorsa la principale leva per accompagnare una nuova stagione di sviluppo dell’impresa sociale più “capital intensive”.

Dall’altra posizioni che invece sostengono non solo una minore rilevanza della finanza, ma soprattutto il rischio che essa rappresenti, in particolare in varianti come l’impact investing, una sorta di cavallo di troia per colonizzare il campo dell’impresa sociale imponendo logiche e strumenti dell’economia mainstream lontani, se non opposti, rispetto alle peculiarità di queste imprese.

Con questo contributo non s’intende parteggiare per l’una o per l’altra posizione. L’obiettivo piuttosto è di proporre linee guida strategiche e gestionali che possano aiutare le imprese sociali a utilizzare in modo intelligente le risorse finanziarie oggi disponibili.

Se è vero infatti che negli ultimi anni l’offerta di finanza è aumentata e diversificata è altrettanto vero che la domanda da parte delle imprese sociali è evoluta e si è, a sua volta, differenziata. E’ quindi a partire da una posizione pragmatica, legata all’osservazione e all’accompagnamento delle scelte di sviluppo e di investimento delle imprese sociali, che potranno essere formulate proposte utili a sostenere un comparto oggi ben identificato – anche a livello normativo – ma anche molto sfaccettato.

Tutto questo nella convinzione che senza l’attrazione e l’investimento di risorse strategiche (latamente intese, non solo economiche) non possano darsi condizioni per lo sviluppo, anche (e forse soprattutto) nel caso di imprese che intendono rispondere a sfide sociali attraverso la produzione di beni di interesse collettivo in settori chiave come il welfare, l’educazione, la cura dell’ambiente, la rigenerazione urbana, la cultura, ecc.