Legalità e credito. L’investimento in sicurezza per la libera attività d’impresa

Il volume analizza la diffusione sul territorio nazionale delle diverse tipologie di reato denunciate e le mette in relazione con l’andamento del costo del credito per aree geografiche e a livello regionale. Ne emerge un quadro di significativa differenziazione del costo di accesso al credito a svantaggio, in particolare, delle regioni del Sud del nostro paese. Molteplici sono le ragioni di tale fenomeno, certamente la maggiore presenza della criminalità organizzata è un fattore rilevante nella penalizzazione delle economie del Sud. Si potrebbe quindi dire che le mafie distruggono fiducia e credito riducendone la disponibilità sul “mercato” e producendo così il risultato di un incremento del prezzo del bene “credito”.

Le attività illegali alterano la competizione e il mercato e costituiscono un costo per le comunità e i territori in cui sono radicate. In una realtà come quella italiana, in cui l’incidenza dell’economia sommersa e di quella illegale è stimata al 31% del Pil, il problema risulta di particolare gravità. È soprattutto la fiducia a subirne le conseguenze, a partire dalla possibilità e dalle condizioni di accesso al credito. La criminalità organizzata incrementa le asimmetrie informative e il razionamento del credito, aumentando così i costi sia per le imprese sia per le banche.

In questa prospettiva, quindi, ogni azione capace di generare condizioni sane di economia rappresenta un contributo positivo alla crescita economica, ancora di più in una fase di crisi e di scarsa fiducia. Contrastare, ridurre e prevenire il radicamento della criminalità organizzata consente, pertanto, di ridurre i costi da essa indotti e, in particolare, il costo del denaro. La lotta alle mafie e la promozione della legalità equivalgono a un investimento per aumentare la competitività e sostenere la crescita delle regioni dove più radicata è la presenza della criminalità organizzata e per liberare le potenzialità dell’intero paese.

Edizioni: Franco Angeli
Argomenti: Economia industriale – Economie locali, economia regionale – Criminologia
Livello: Studi, ricerche
Dati: pp. 160, 1a edizione 2012 (Codice editore 1424.5)

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