93 – Innovazione sociale e rigenerazione urbana: il caso dei luoghi di sosta pedonale nella città di Bologna

Abstract

A seguito di un processo di frammentazione spaziale e sociale che ha coinvolto la città con la conseguente crescita di diseguaglianza sociale e il sorgere di nuove forme di povertà, diversi interventi di rigenerazione urbana sono stati programmati con l’obiettivo di riattivare la crescita economica dei centri urbani. La riconfigurazione territoriale della città è stata però basata sulle retoriche della creatività e della cultura viste come panacee per risolvere i nuovi problemi e per rendere la città attrattiva e competitiva.

In questo lavoro si sostiene che l’approccio dell’innovazione sociale nei centri urbani contribuisce all’inclusione sociale attraverso la produzione di un cambiamento del discorso pubblico e dell’agire dei soggetti coinvolti e delle istituzioni portando la città a dare risposte più adeguate ai problemi urbani e sociali di quelle che sono state date tramite la “sindrome” della creatività e della rigenerazione urbana. Tale approccio prevede una modifica nei processi di empowerment e dunque di governance ed è guidato dalla capacità di aspirazione dei soggetti a vivere la vita che si desidera.

Le aspirazioni sono dei desideri disciplinati: avere certe aspirazioni non significa meramente desiderare ma immaginare obiettivi plausibili e disporsi a corsi d’azione che al raggiungimento di questi obiettivi paiono adeguati entro un futuro probabile. Il caso dei luoghi di sosta pedonale a Bologna sono un piccolo intervento di rigenerazione urbana fortemente desiderato dagli abitanti che ci mostra alcune caratteristiche dell’innovazione sociale guidata dalla capacità di aspirazione.

Parole chiave: innovazione sociale, rigenerazione urbana, cultura, spazio pubblico, capacità di aspirazione