Con la parola “rigenerazione” si intendono diverse tipologie di progetti che a partire dalla valorizzazione di beni immobili abbandonati o inutilizzati attivano un genius loci della comunità e del territorio: culturale, sociale, o ambientale. Progetti così complessi hanno necessità di mettere a sistema un fundraising che non sia spot ma che sia all’interno di una strategia di sviluppo che produca valore tale da attrarre ulteriori risorse economiche.
Il compito che ha un rigeneratore urbano è quello di attivare la mobilitazione di energie personali, di risorse e di relazioni che creano valore aggiunto sociale e culturale alle persone protagoniste di un territorio.
Il fundraising è quindi una competenza fondamentale per attivare una mobilitazione, per accendere percorsi di partecipazione e di condivisione, per attrarre risorse che facciano ripensare a un luogo, per coinvolgere gli abitanti affinché sentano il bisogno di partecipare, sostenere il progetto e quindi di donare. Nei progetti di rigenerazione urbana, infatti, la “ri-appropriazione” di un bene o di più beni – tangibili o intangibili – funziona quando la comunità se ne assume la responsabilità fino al punto di considerare il donare tempo e risorse al progetto come modo per prendervi parte e esserne protagonista.
Il LAB vuole delineare le competenze di fundraising per creare condizioni e reti per drenare risorse destinate alla sostenibilità dei processi di rigenerazione urbana.
Durante il laboratorio verranno discusse le strategie e gli strumenti per attivare i diversi fundraising per la rigenerazione, in relazione alla natura e alla fase del progetto.
Interverranno, inoltre, protagonisti della rigenerazione per testimoniare esperienze di successo e pratiche innovative dal punto di vista della sostenibilità economica.