Scuole Aperte

Durata: 12 mesi 

Conclusione: giugno 2025  

Soggetti coinvolti: AICCON, Unione Comuni Modenesi Area Nord e Comune di Mirandola, Fondazione Scuola Di Musica Carlo E Guglielmo Andreoli, Scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio, Cooperativa sociale Gulliver, Cooperativa Sociale Oltremodo 

 

Il progetto “Scuole Aperte”, che si inserisce all’interno delle azioni di contrasto alla povertà educativa e di sostegno delle opportunità culturali nel territorio, realizza laboratori musicali e doposcuola specializzati e prevede un accompagnamento con giovani tutor per minori delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Tra le proposte, il laboratorio Rulli Frulli, un progetto di musica d’insieme realizzato con strumenti derivati dal riutilizzo creativo dei materiali di recupero. Il percorso di accompagnamento di Aiccon al partenariato del progetto verterà sull’orientamento e la valutazione d’impatto, prevedendo la costruzione di un impianto valutativo di progetto e una valutazione dei cambiamenti influenzati sui minori, scuole e territorio.

Queste azioni mirano a potenziare le opportunità educative ed aggregative, anche in orario extra-scolastico, a valorizzare interessi e attitudini, stimolando l’emersione dei desideri dei/lle partecipanti, e a potenziare l’azione della comunità educante in contrasto alle situazioni di vulnerabilità economica ed emarginazione sociale.

La possibilità di far emergere i propri desideri e di aspirare, tuttavia, è legata alle condizioni di partenza dei minori, materiali e non, e alle opportunità offerte dalla comunità educante. In questo senso, nel 2022, l’Italia risulta uno dei Paesi dell’Unione Europea con la percentuale più alta di minori a rischio povertà o esclusione sociale, corrispondente al 28,5% contro la media europea del 24,7%[1]. La povertà materiale è una delle cause determinanti della povertà educativa[2] e ne risulta che i nuclei familiari svantaggiati dal punto di vista socioeconomico faticano ad accedere ai servizi e a far fronte ai bisogni educativi dei/lle minori, specialmente quando si tratta di minori con disturbi dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali. La povertà educativa è anche influenzata dalla mancanza di opportunità – scolastiche ed extrascolastiche – offerte dal contesto territoriale. Infatti, le aree dove la povertà minorile è più accentuata e le famiglie affrontano le maggiori difficoltà economiche, sono quelle in cui anche le scuole e i servizi educativi sono “più poveri”, non riuscendo così a contrastare l’impatto delle disuguaglianze socioeconomiche familiari[3].

Il progetto “Scuole Aperte” promuove quindi, a livello di comunità educante e con un’ottica territoriale, iniziative per aumentare le opportunità offerte a ragazzi/e, con l’aspirazione di incidere così sulla dispersione scolastica e sulla povertà educativa e culturale.

Tag/parole chiave: comunità educante, povertà educativa, educazione musicale 

Team: Serena Miccolis e Elena Barison 

 

[1] Eurostat, EU statistics on income and living conditions, EU-SILC, 2022. Disponibile a questo link: https://ec.europa.eu/eurostat/web/microdata/european-union-statistics-on-income-and-living-conditions.

[2] Save the Children, La Lampada di Aladino. L’indice di Save the Children per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia, 2014. Disponibile a questo link: https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/la-lampada-di-aladino.pdf.

[3] Save the Children, Alla ricerca del tempo perduto. Un’analisi delle disuguaglianze nell’offerta di tempi e spazi educativi nella scuola italiana, 2022. Disponibile a questo link: https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/alla-ricerca-del-tempo-perduto.pdf.