3 – Capitale sociale e accountability: il ruolo del bilancio di missione nella governance delle organizzazioni non profit

Abstract

In questo saggio si espongono alcune ragioni giustificative dell’adozione, da parte di organizzazioni non profit (d’ora in poi, ONP), di uno strumento di rendicontazione sociale come il bilancio di missione. La tesi di fondo che intendiamo sviluppare è sintetizzabile nei termini seguenti: è quanto mai auspicabile che, per un soggetto mission-oriented quale è un ente non lucrativo, il bilancio di missione si configuri, prima ancora che come uno strumento di comunicazione in senso stretto, come un’efficace leva di governance organizzativa, funzionale al monitoraggio e al rafforzamento nel tempo delle relazioni tra l’ONP e i propri stakeholder di riferimento, sia interni che esterni. Se concepito in questo modo, tale strumento di accountability sociale è in grado di produrre effetti benefici potenzialmente molto rilevanti per l’organizzazione in termini di tutela e valorizzazione del suo profilo identitario nel tempo, fornendo un contributo specifico alla prevenzione di pericolose e tutt’altro che improbabili ‘derive isomorfiche’ (paragrafo 1). In particolare, sosteniamo che l’obiettivo di preservare e consolidare la propria identità organizzativa potrà essere perseguito in maniera tanto più efficace quanto più l’ONP riuscirà (i) a dotarsi stabilmente di un assetto di governance di tipo multistakeholder (paragrafo 2); chiariremo inoltre che, per evitare che la compresenza di una molteplicità di interessi degeneri assumendo caratteri conflittuali, è essenziale che (ii) i diversi stakeholder mantengano un elevato livello di identificazione nella mission istituzionale; ciò presuppone che l’ONP sia in grado di procedere all’accumulazione di uno stock significativo di ‘capitale sociale che apre’ (bridging social capital; paragrafo 3). All’interno di questo quadro concettuale, che assegna alla rendicontazione sociale un ruolo di primaria importanza in chiave gestionale, il bilancio di missione è chiamato ad assolvere ad un’essenziale funzione complementare a quella del vincolo formale alla non distribuzione degli utili, consentendo all’ONP di non disperdere uno dei principali fattori di vantaggio comparato di tale forma organizzativa – la presenza di forti motivazioni intrinseche nei propri stakeholder chiave (paragrafo 4) – e quindi di agire coerentemente con i propri fini istituzionali.