Imprese sociali: verso la creazione di un ecosistema finanziario

Le diverse forme di strumenti finanziari disponibili

Negli ultimi anni, hanno visto la luce diversi nuovi strumenti finanziari aventi tra i propri obiettivi quello di sostenere le imprese sociali, concetto con il quale – nel presente contesto – non ci si vuole riferire soltanto ai soggetti che hanno assunto la qualifica civilistica ex lege (l. n. 118/2005 e d. lgs. n. 155/2006), piuttosto che alla tradizionale forma di impresa sociale che è rappresentata dalla cooperazione sociale. Il rimando, in questo caso, è più ampio ed abbraccia tutte le forme giuridiche che fanno parte del non profit (associazioni, fondazioni, …) includendo ovviamente anche le tipologie di impresa sociale sopramenzionate.
Alle tradizionali fonti pubbliche di finanziamento, all’interno delle quali è possibile annoverare i flussi finanziari derivanti dallo Stato piuttosto che da istituzioni sovranazionali (come l’Unione Europea), si sono recentemente affiancate modalità di finanziamento varie ed innovative, appartenenti in particolare al novero degli strumenti finanziari di natura privata (Tab. 1).

Innanzitutto, l’impact investing, attività di investimento che mira a generare non solo un ritorno economico per gli investitori, ma anche (e soprattutto) un impatto di tipo sociale (ed ambientale) (cd. blended value) (Randazzo, 2012).
Tale attività si declina principalmente in due tipologie: debt, ovvero investimenti in forma di loan, in cui una somma di denaro viene prestata a condizione che venga ripagata in futuro, solitamente con degli interessi; equity, come prodotti finanziari e veicoli di investimento. In questo caso, a fronte dell’investimento in capitale, vengono cedute quote di proprietà dell’organizzazione.
Un esempio è rappresentato dai social impact bond, strumento finanziario nato in Gran Bretagna: si tratta di strumenti derivati (e non obbligazioni come invece suggerisce il nome) in cui il settore pubblico concorda, a fronte di miglioramenti in termini di outcome sociali rispetto ad un gruppo di beneficiari specifici, una remunerazione del capitale degli investitori utilizzato per coprire il costo delle attività sociali realizzate (Glänzel, Schmitz, Mildenberger, 2012).
Esistono, inoltre, i social venture capital, cioè fondi di venture capital rivolti ad organizzazioni che perseguono esplicitamente obiettivi di natura sociale, e le azioni di venture philanthropy aventi come obiettivo principale quello di offrire insieme il reperimento o la messa a disposizione di mezzi finanziari ed investimenti manageriali, volti ad aiutare l’organizzazione a definire il proprio piano strategico e a realizzarlo tramite il rafforzamento dell’intera struttura organizzativa (Propersi, 2005) in termini di qualità, efficienza ed efficacia.
Strumenti di finanziamento innovativi sono poi rappresentati da microcredito e microfinanza e crowdfunding, ovvero una forma di finanziamento che coinvolge un largo numero di persone che offrono un supporto finanziario ad uno specifico progetto/attività/impresa in uno specifico periodo temporale, spesso attraverso l’utilizzo di piattaforme web (Glänzel, Schmitz, Mildenberger, 2012).