La radice e la prospettiva del neomutualismo

Paolo Venturi, Direttore AICCON e Flaviano Zandonai, Open Innovation Manager Consorzio CGM

 

Per comprendere i significati che sostanziano il mutualismo si seguono solitamente due strade.

La prima, decisamente più battuta, consiste nel ricostruire la parabola evolutiva delle sue principali “opere” in termini organizzativi e politici, guardando quindi al modo in cui questo meccanismo sociale di relazione ha saputo istituzionalizzarsi in imprese cooperative, mutue e, non da ultimo, reti.

La seconda approfondisce invece le determinanti antropologiche e, a più ampio raggio, biologiche che spingono essere umani e altre specie viventi a svilupparsi attraverso relazioni di mutualismo. Un filone, quest’ultimo, che in particolare negli ultimi anni ha conosciuto un rinnovato vigore merito anche degli avanzamenti della ricerca scientifica in svariati campi: dalle scienze cognitive all’archeologia, dalla biologia alla genetica, ecc.

C’è però una terza via d’indagine, forse più superficiale ma altrettanto promettente, che guarda a una più vasta e recente fenomenologia di innovazione sociale che si auto definisce o può essere riconosciuta come una nuova espressività del mutualismo.

È questa la strada che abbiamo deciso di percorrere, anche perché ci sentivamo meglio attrezzati in tal senso, e che ha portato alla pubblicazione del nostro ultimo libro dal titolo “Neomutualismo”.