La Rotonda: organizzazione e governance di una “associazione di processi”

Report di ricerca promosso da Fondazione Bracco e realizzato da AICCON sull’esperienza e l’impatto di un progetto sociale a Baranzate.

Coordinamento di Paolo Venturi (Aiccon).
Rapporto di ricerca a cura di Sara Rago (Aiccon), Francesca Santaniello (Impact Hub Trentino), Flaviano Zandonai (Iris Network).

Obiettivi e contenuti del rapporto
Un prete di periferia che fonda un’Associazione per rispondere ai problemi del territorio. Questo schema rappresenta il “c’era una volta” di una buona parte del Terzo settore italiano: negli ultimi decenni, infatti, parrocchie e altri enti religiosi hanno svolto un ruolo importante come incubatori di molte realtà associative e d’impresa sociale [Bourlot, Fanchi, 2017]. Una storia che sembra già scritta nelle sue tappe principali e in buona parte negli esiti: dalle fasi più “liquide” di avvio, al processo di istituzionalizzazione e di progressiva autonomia rispetto all’organizzazione promotrice [Bassi, Colozzi, 2003].

Un ciclo di vita che però l’Associazione “La Rotonda” vuole contribuire a riscrivere al fine di individuare un proprio percorso di sviluppo e di impianto organizzativo che risponda a sollecitazioni sia di origine interna che esterna. Tra le prime si possono collocare le criticità rilevate in altre esperienze simili del passato, in particolare fenomeni di “colonizzazione organizzativa” che hanno progressivamente “burocratizzato” o “aziendalizzato” associazioni e imprese sociali nella fase successiva allo startup. Tra i fattori esogeni, invece, si evidenzia un mutamento sostanziale nella stratificazione socio-economica – riferita non solo al territorio di Baranzate – dove queste iniziative operano, guardando alle modalità di espressione e alla natura dei bisogni ai quali dare risposta, ma anche per quanto riguarda la densità dei legami fiduciari e la presenza di matrici politico-culturali di riferimento che consentono di mobilitare risorse (economiche e sociali) da investire in percorsi di inclusione e coesione sociale [Barbetta, Ecchia, Zamaro, 2016].

Queste sollecitazioni possono essere restituite come domanda di ricerca finalizzata a individuare un assetto gestionale e di governo per l’Associazione la Rotonda che riesca a risolvere il classico (e complesso) dilemma del garantire la continuità della propria azione e, al tempo stesso, la capacità di operare in senso trasformativo rispetto al contesto. Un equilibrio tra stabilizzazione e innovazione che da sempre connota in particolare la componente volontaristica e associativa del Terzo settore, ma che oggi, per le ragioni descritte in precedenza, deve essere ricomposto nel suo mix, agendo a livello organizzativo e di governance [Ascoli, Pavolini, 2017].