Le cooperative di Legacoop nell’attuale contesto economico

I principi del cooperativismo, fatti propri dalla legge italiana nell’elaborazione della disciplina della società cooperativa (a partire dalla Costituzione – art. 45) hanno disegnato un modello di impresa che incentra la sua ragion d’essere sul principio della mutualità, cioè della prevalenza dei rapporti con i soci rispetto ai rapporti con i terzi (Galgano, 2006; Bassi, 2004) per evitare che l’interesse alla percezione degli utili da parte dei soci prevalga sullo scopo mutualistico (Balzano, 2004). Le letteratura economica delimita invece generalmente il proprio campo di indagine allo studio delle cooperative di produzione che, a parte la differente struttura di governance ed il differente criterio di distribuzione del sovrappiù, sono analizzate come imprese che perseguono lo scopo di lucro e devono rispondere ai requisiti di efficienza produttiva necessari per continuare ad operare sul mercato.

Ciò ha determinato una chiave di lettura divergente dell’impresa cooperativa nelle due visioni, economica e giuridica, lucrativa nel primo caso e prevalentemente mutualistica nel secondo, che ha dato luogo ad equivoci, errori interpretativi del fenomeno cooperativo ed ha innalzato muri sulla strada del confronto tra i due approcci che solo di recente si inizia ad immaginare di abbattere.

Nel lavoro, prendendo spunto dalle indicazioni fornite dalla letteratura economica e ponendosi in una prospettiva di lettura del fenomeno cooperativo italiano come una manifestazione di attitudini e capacità imprenditoriali organizzate in forma produttiva alternativa a quella capitalistica, effettuiamo un’indagine inerente alle cooperative appartenenti a Legacoop, facendoci guidare dalle indicazioni fornite dalla teoria nella interpretazione dei fenomeni e cercando di cogliere nella realtà un riscontro o, al contrario, una smentita delle problematiche sollevate in sede teorica.