I progetti a favore del “durante” e del “dopo di noi”: profili giuridici, funzione programmatoria ed interventi delle Regioni.

Short Paper di Fabio Lenzi, IRIS Idee e Reti per l’Impresa Sociale e Alceste Santuari, Università di Bologna.

L’esigenza, il desiderio e la necessità di provvedere alle istanze e ai bisogni delle persone più fragili, delle persone con disabilità e dei soggetti svantaggiati in generale ha nel corso dei decenni subito profondi mutamenti, che hanno finito con impattare in modo significativo anche sulle risposte di carattere giuridico-organizzativo ed istituzionale.
All’esigenza di provvedere all’assistenza dei soggetti portatori di handicap dopo la morte dei loro genitori (il cd “dopo di noi”), si è aggiunta quella di progettare azioni ed interventi di supporto ai medesimi soggetti nel corso della vita dei genitori (il cd “durante di noi”).

In entrambi i casi, si è assistito, in epoca recente, anche ad un cambiamento, per così dire, organizzativo nella definizione delle risposte fornite alle persone con disabilità. Trattasi di un cambiamento di paradigma in linea con le tendenze evolutive nel settore dei servizi alla persona, già contemplati nella legge n. 328/2000 e, in parte, anche nella l. 104/1992. Gli interventi pubblici e quelli delle organizzazioni non profit, affidatarie / convenzionate per l’erogazione dei servizi a favore delle persone con disabilità, hanno progressivamente privilegiato interventi volti a favorire la “deistituzionalizzazione” degli interventi. Da ciò consegue che i progetti di intervento contemplano servizi integrati che, laddove possibile, permettano interventi domiciliari e, qualora questi non risultino percorribili, le risposte “istituzionali” si caratterizzano per maggiore flessibilità e per una modalità di assistenza centrata sulle effettive esigenze, patologie, affetti e relazioni della persona destinataria degli interventi.

La suddetta evoluzione ha evidenziato la necessità (e l’opportunità) di costruire percorsi di intervento e di azioni multilivello, concertati, esito di collaborazione tra diverse istituzioni pubbliche e tra queste e gli organismi di Terzo settore, chiamati, a loro volta a collaborare, anche attraverso la definizione di iniziative sperimentali, in specie a livello regionale, territoriale e locale.