Ri-Generare le Istituzioni. Il contributo dell’Economia Civile all’Innovazione Istituzionale

Perché ri-generare le istituzioni

Nello scenario di crisi attuale, le istituzioni economiche tradizionali hanno evidenziato la loro incapacità di operare un cambiamento in grado di garantire il passaggio dal concetto di “capacità” a quello di “capacitazione”, ovvero di alimentare lo sviluppo di opportunità per le persone di ampliare le proprie possibilità (in termini sia sociali che economici) e di ridurre, di conseguenza, i livelli di disuguaglianza personali e territoriali. Questo perché la maggior parte delle attuali istituzioni è di tipo estrattivo, ovvero corrispondono a “quelle regole del gioco che favoriscono la trasformazione del valore aggiunto creato dall’attività produttiva in rendita parassitaria oppure che spingono l’allocazione delle risorse verso le molteplici forme della speculazione finanziaria”.

La necessità di un cambiamento di paradigma, invece, spinge verso l’aumento di soggetti aventi natura inclusiva, cioè “quelle istituzioni che tendono a facilitare l’inclusione nel processo produttivo di tutte le risorse, soprattutto di lavoro, assicurando il rispetto dei diritti umani fondamentali e la riduzione delle disuguaglianze sociali”. Ciò si traduce in una richiesta nei confronti delle istituzioni (Stato, mercato e organizzazioni dell’Economia Civile) di concorrere a ridisegnare l’assetto economico-istituzionale ereditato dal recente passato, al fine di accelerare il passaggio ad un sistema maggiormente plurale ed inclusivo.

Contributo fondamentale al ripensamento del paradigma economico e sociale del nostro Paese, necessario per uscire dallo stato di crisi perdurante, deriva dall’apporto dei soggetti dell’Economia Civile (cooperative, imprese sociali e organizzazioni non profit), realtà che per loro natura possono essere definite come inclusive. Lo scenario futuro implica dunque una “innovazione di rottura”, ovvero un ripensamento dei modelli istituzionali ed economici attraverso il riconoscimento della rilevanza, sia in termini di capacitazione che di mercato del lavoro, dei soggetti dell’Economia Civile.