Welfare e ben-essere: il ruolo delle imprese nello sviluppo della comunità

Ricerca realizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna con il supporto scientifico di AICCON Ricerca ed ERVET.

La creazione di un nuovo modello di welfare passa necessariamente attraverso il coinvolgimento di più soggetti territoriali che contribuiscono alla messa a punto di risposte originali rispondenti ai bisogni emergenti. Tra gli attori più significativi, oltre al pubblico e al Terzo Settore, sicuramente le imprese giocano e possono giocare un ruolo determinante.
La ricerca si è proposta, quindi, di conoscere e valorizzare l’apporto dei soggetti altri rispetto alla Pubblica Amministrazione e di come questi contribuiscano alla creazione di servizi di welfare. Ciò soprattutto in riferimento al mondo del for profit.
Il lavoro si pone in continuità con la precedente ricerca Un altro welfare esperienze generative e si colloca nell’ambito delle attività condotte in questi anni dal Tavolo dell’Economia Sociale attivato dall’Assessorato Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna. Oltre ai soggetti che ne fanno parte stabilmente, quali il Terzo Settore, le Direzioni Regionali ed ERVET, nel presente lavoro sono state coinvolte anche le associazioni datoriali: Confindustria Regionale, CNA Regionale e Unioncamere. Secondo un approccio partecipativo, analogo a quello che ha contraddistinto la precedente ricerca, tutti i soggetti citati hanno contribuito alla identificazione del campione di analisi iniziale e condiviso ogni fase del percorso.

Partendo dai 25 casi inizialmente individuati, 12 sono stati oggetto di una prima fase di indagine e si è scelto di approfondirne 7 di cui la presente pubblicazione illustra nel dettaglio le caratteristiche innovative.

Il punto di riferimento teorico è quello di valore condiviso. Questo indica una nuova modalità per perseguire obiettivi di natura economica mettendo al centro anche quelli di natura sociale. L’impresa che assume alla base del suo agire il concetto di valore condiviso, mette in campo le strategie, le tecnologie ed i processi atti a coinvolgere sistematicamente tutti gli individui che compongono il proprio ecosistema (dipendenti, clienti, partner, fornitori) nella massimizzazione del valore scambiato.
A fine di effettuare l’analisi dei casi il concetto di valore condiviso è stato declinato in tre macro dimensioni:
1. Il valore sociale comunitario;
2. il valore istituzionale;
3. il valore economico.

Il Capitolo I. Analizza il contesto socio-economico regionale e l’evoluzione dei modelli di welfare e definiscele motivazioni della ricerca.
Il Capitolo II fa riferimento sia all’ambito sia alla metodologia della stessa e ne descrive il percorso.
Il Capitolo III illustra i singoli casi descrivendo soggetti, attività, risultati e il loro posizionamento sulla grigliadi valutazione.
Il Capitolo IV dedicato alle conclusioni evidenzia infine come il welfare sia una infrastruttura fondamentale per la Pubblica Amministrazione chiamata sempre più ad un ruolo di regia. Il mondo del no profit ed il mondo imprenditoriale diventano, quindi, attori imprescindibili nel percorso di costruzione di un nuovo modello di sviluppo.
All’interno di questo nuovo scenario gli interessi dei singoli attori si intersecano creando un spazio di valorecondiviso.