
Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile 2016
30 Settembre 2016
Corso di alta formazione in Welfare Community Manager
22 Novembre 2016“Per il 2017 Fon.Coop ha stanziato quasi 30 milioni di euro per piani formativi. Le risorse sono destinate al fabbisogno ordinario delle imprese aderenti, ma anche alle politiche a supporto dell’occupazione. Nonostante il taglio del Governo di oltre 5 milioni di euro, Fon.Coop finanzia e promuove la formazione nella cooperazione e nell’economia sociale e propone politiche e strumenti innovativi per attivare il lavoro”.
È molto determinato Andrea Fora, presidente di Fon.Coop, il Fondo Interprofessionale che finanzia la formazione delle imprese cooperative, nel presentare l’offerta 2017: nonostante i prelievi forzosi e i nuovi obblighi procedurali imposti dalla circolare 10/2016 del Ministero del Lavoro che prescrive natura pubblica ai Fondi Interprofessionali, il presidente presenta un Fondo che vuole essere interlocutore sempre più credibile per la propria platea di riferimento e per i referenti istituzionali.
“Da oltre un anno come Fondi Interprofessionali siamo inseriti nella Rete dei servizi per il Lavoro prevista dal Jobs Act sotto la direzione dell’Anpal e del Ministero del Lavoro” – spiega Fora. “Il compito che ci è stato assegnato è attivare, valorizzare, rafforzare il lavoro, ovvero le competenze per il lavoro. In un quadro che prende atto dei risultati raggiunti, e questo va riconosciuto al legislatore, noi come Fondo della cooperazione stiamo andando avanti. Da diversi mesi è aperto l’Avviso 35 dedicato all’inclusione dei lavoratori fragili e per il 2017 pubblicheremo un Avviso sulle politiche attive del lavoro. Tutto questo in un quadro di migliaia di imprese nostre associate che utilizzano Fon.Coop per fare quella formazione indispensabile per essere competitivi sul mercato e per rafforzare alla propria specificità cooperativa”.
L’Avviso 35 “Inclusione” pubblicato prima dell’estate e in scadenza il prossimo 12 dicembre contiene strumentazioni molto avanzate per l’inclusione dei lavoratori ed è stato accolto con favore dalle aderenti al Fondo. “È l’approccio che sta convincendo le nostre imprese a partecipare”, spiega il presidente. “Non solo perché includere i lavoratori fragili è posto nella dimensione, fondante per la cooperazione, del diritto di cittadinanza ma perché l’Avviso concepisce e indirizza l’inclusione verso modelli relazionali ed organizzativi che coinvolgono l’impresa nel suo insieme e nel suo contesto territoriale. L’integrazione delle attività formative e non formative, che da sempre sono state il fulcro del nostro approccio ai finanziamenti, consentono in questo Avviso azioni molto avanzate”.
L’Avviso 35 può infatti finanziare la costruzione di reti di partenariato territoriale tra imprese, enti di ricerca, enti di formazione, strutture pubbliche, centri per l’impiego e incubatori d’impresa per ricollocare lavoratori di imprese in crisi e avviare nuove realtà economiche. “In questo caso” – dice ancora Fora – “l’Avviso promuove la costituzione di quel capitale sociale, istituzioni incluse, indispensabile per la creazione di nuovo lavoro. Ma le interazioni sono tantissime: ad un livello più ‘micro’ è possibile finanziare, per esempio l’analisi del clima di una cooperativa che dà lavoro ad immigrati o soggetti svantaggiati e, individuato il fabbisogno per far crescere professionalmente questi soggetti, finanziare un corso realizzato da un’associazioni del suo territorio. È possibile inoltre aggiornare e riqualificare il personale che opera nell’ambito dei servizi di inclusione sociale, e promuovere misure di welfare aziendale per la promozione delle opportunità di genere, basti pensare alla costituzione di asili nido”.
Questo approccio sperimentale e integrato per l’inclusione dei lavoratori fragili contraddistingue anche l’Avviso Politiche Attive del Lavoro che uscirà nel 2017. “Siamo partiti come sempre da contesti sui quali è possibile intervenire con misure innovative: dal 2008 viviamo una crisi economica protratta, i segnali di crescita sono ancora deboli e le imprese sono spesso orientate ad avviare processi di ristrutturazione. Tali processi, per quanto non implichino necessariamente una riduzione del personale, coinvolgono tutta l’organizzazione e rischiano di essere avviati senza avere un quadro delle potenzialità che ogni singolo lavoratore possiede al di fuori della propria mansione. L’Avviso offre all’impresa che non è in stato di crisi ma che intende avviare una ristrutturazione, strumenti per avere una mappa delle competenze dei propri lavoratori e sulla base di questa tracciare in modo proattivo le proprie strategie sia di business che di politiche del personale. Anche in questo caso – dice il presidente – l’integrazione delle attività non formative e formative è essenziale, ed è previsto il coinvolgimento delle agenzie private accreditate in Regione per i servizi per il lavoro. L’Avviso finanzia bilanci di competenze, valutazione del potenziale, colloqui sul mercato del lavoro interno ed esterno e altri strumenti per conoscere competenze, professionalità e potenzialità dei lavoratori. E questo per affrontare con maggiore efficacia il proprio business di riferimento. I lavoratori coinvolti avranno ciascuno un profilo di occupabilità e seguiranno un corso di formazione mirato per una ricollocazione interna o esterna”.
In definitiva i due Avvisi esprimono la capacità del Fondo di promuovere politiche formative orientate al rafforzamento delle competenze per il lavoro nell’ambito di un’offerta flessibile e che serve i vari target di riferimento: un nucleo di grandi imprese che occupa la metà dei lavoratori associati al Fondo, e che utilizzano il Conto Formativo e tantissime PMI e microimprese che partecipano agli Avvisi del Fondo di Rotazione.
“A partire dal 2017 sarà importante – aggiunge infine il presidente Fora – che le buone pratiche avviate con questi due Avvisi inneschino nei piani presentati in Conto Formativo e sul Fondo di Rotazione una formazione più implicata alla protezione e nella promozione del lavoro”.