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HOME > News > Il valore dell’accoglienza: analisi dell’impatto del progetto Casa Emilia della Fondazione Sant’Orsola
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Il valore dell’accoglienza: analisi dell’impatto del progetto Casa Emilia della Fondazione Sant’Orsola

La collaborazione tra AICCON e la Fondazione Sant’Orsola nasce dalla volontà di quest’ultima di attivare un processo di orientamento all’impatto della propria attività allo scopo da un lato di cominciare a strumentarsi per lo sviluppo futuro di sistemi sempre più integrati di valutazione e gestione dell’impatto generato, dall’altro di dare evidenza, anche ai promotori della Fondazione stessa e ai donatori, in particolare del progetto oggetto dell’analisi, del valore che l’intervento genera, sicuramente per i beneficiari diretti, ma anche per le loro famiglie, il Policlinico e il territorio tutto.

In particolare, poi si è scelto di focalizzare la valutazione sullo specifico progetto di Casa Emilia al fine di raccogliere dati ed analisi per valutare l’effettiva capacità del progetto di generare valore con l’obiettivo di assicurarne, in virtù di ciò, la sostenibilità economica futura, anche attraverso una possibile diversificazione delle fonti d’entrata.

Il report è a cura di Giorgia Bonaga e Luca De Benedictis.

Cosa emerge dal Report

1 euro investito ne ha prodotti 2,35, questo è il ritorno sociale generato da Casa Emilia nel primo anno di attività. Ovvero sono stati investiti complessivamente 289.413 euro ed il valore del cambiamento generato è stato 681.057 euro.

Un valore che nasce dalla somma di tanti cambiamenti generati dalla presenza e dall’attività di Casa Emilia, grazie a cui i pazienti ospitati con le loro famiglie beneficiano di un risparmio legato al mancato sostenimento di costi di vitto e alloggio; i volontari sperimentano un aumento delle competenze e benefici psico-sociali; l’ospedale beneficia di una riduzione dei costi legati alla gestione dei pazienti grazie a processi più efficienti di ospedalizzazione; il personale medico-sanitario sperimenta minor stress dovuto ad una diminuzione del carico di cura ed una conseguente maggior efficacia nello svolgimento del proprio ruolo ed i donatori partecipano a processi di sviluppo territoriale.

In particolare presenza quotidiana dei volontari della Fondazione garantisce la possibilità di orientarsi nella città, di ricevere un supporto logistico e un aiuto per gli spostamenti, di condividere gli stati d’animo, le paure e le gioie. Questo, insieme agli spazi comuni, incentiva lo scambio e il sostegno tra pazienti e famiglie, favorendo la nascita di legami importanti e permettendo a tutti di vivere come scriveva un paziente “la gioia di non essere soli”.

Dall’analisi svolta evidente la crucialità del ruolo svolto dai volontari in termini di raccordo e stimolo alla realizzazione di tali meccanismi di peer support: l’analisi individua nei volontari l’elemento fondante per la generazione di valore nel quadro del progetto Casa Emilia.

In definitiva l’analisi restituisce una previsione positiva rispetto alla possibilità che il progetto Casa Emilia generi valore per il territorio di riferimento, ma, come buona pratica vuole, sarebbe opportuno svolgere in futuro un lavoro di analisi valutativa (SROI ex-post), con l’obiettivo, da un lato di validare le ipotesi che hanno nutrito lo studio in questione, dall’altro di valutare, e dunque valorizzare, gli aspetti più strettamente qualitativi e non passibili di valorizzazione monetaria, d’accordo con l’approccio in questa sede proposto, ma comunque assoggettabili ad assessment e valutazione in seguito alla realizzazione delle attività, previa costruzione di appositi strumenti di rilevazione.

Nota Metodologica

AICCON, quale soggetto scientifico curatore del processo di ricerca, dalla definizione metodologica all’elaborazione dei risultati, ha scelto di utilizzare un approccio misto, che si nutre dell’integrazione tra metodologie diverse, qualitative e quantitative, basate sul processo e sulla quantificazione sintetica. Tre sono gli assi fondamentali attorno a cui si sviluppa l’analisi:

  • la metodologia SROI, cui è affidata la valorizzazione economica dei soli outcome oggettivi, ovvero passibili di una quantificazione a valori (o costi) di mercato.
  • lo strumento della Teoria del Cambiamento, che integra suddetto approccio con una riflessione qualitativa sul processo di generazione del valore, a partire dalle attività svolte e la loro coerenza con gli obiettivi di impatto intenzionalmente perseguiti.
  • un focus qualitativo relativo al principale driver di generazione del cambiamento, i volontari, volto ad indagare aspetti qualitativi relativi alla dimensione percettiva degli stessi.

Il risultato del lavoro di ricerca è il combinato disposto dei suddetti tre elementi, laddove una lettura divisiva delle conclusioni non sarebbe in grado di restituire la complessità del valore generato dal progetto di accoglienza proposto dal modello Casa Emilia e non permetterebbe l’innesco di una riflessione orientata alla gestione e massimizzazione dell’impatto. Il processo di ricerca si è caratterizzato per il continuo coinvolgimento dei principali stakeholder.

 

[1] Corsini E., de Leva G., Mento F., Montesi F., Rossi M., Seganti S., Urzì A., 2012, “Guida al ritorno sociale sull’investimento, SROI”, Human Foundation.

[2] Per maggior dettagli riguardo la metodologia di valutazione SROI vedere 3. Analisi SROI.

 

SCARICA IL REPORT

LEGGI L’INTERVISTA A PAOLO VENTURI

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